La Corte Costituzionale si è pronunciata sulle questioni sollevate dalla Corte d’Assiste di Milano (caso Cappato) ritenendo non punibile ai sensi dell’art. 580 c.p., a determinate condizioni, chi agevole l’esecuzione del proposito di suicidio, autonomamente e liberamente formatosi, di un paziente tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitale e affetto da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche e psicologiche che egli reputa intollerabili ma pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli.
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