10 November 2024

La storia

Cenni storici sulla Camera Penale di Bologna “Franco Bricola”

Costituita il 12 febbraio 1987 per iniziativa di un gruppo di penalisti di Bologna e Ravenna, quella che oggi è la Camera Penale “Franco Bricola” nasce con la denominazione “Associazione Penalisti dell’Emilia-Romagna” per differenziarsi da un’altra associazione, tradizionalmente denominata “Camera Penale”, che a Bologna viveva ed operava da molti anni e che raggruppava insieme avvocati e magistrati secondo una consuetudine che oggi può apparire singolare, ma che in passato era diffusa.

L’esigenza sentita ed espressa attraverso la costituzione della nuova Associazione destinata ai soli avvocati era (e resta) quella di “perseguire la tutela e la migliore realizzazione del diritto di difesa nel processo penale, nonché la tutela della funzione, della immagine e delle prerogative del difensore“. Così recita l’atto costitutivo ed a tale principale obiettivo si ispirerà nel corso degli anni l’attività dell’Associazione, coordinandosi alle iniziative dell’Unione delle Camere Penali Italiane, cui aderisce anche per regola statutaria.

Presieduta dapprima dall’avv. Antonio Cappuccio e poi dall’avv. Giuliano Artelli promuove convegni di studio e dibattiti sul codice di procedura penale riformando e riformato, curando e divulgando, tra l’altro, un “suo” codice di procedura penale “a schede”, che viene aggiornato quasi quotidianamente, secondo i ritmi frenetici imposti da modifiche legislative e sentenze della Corte Costituzionale, che bersagliano fin dalla nascita il nuovo corpo normativo.

Nel corso degli anni l’impegno dell’Associazione tende a valorizzare la figura dell’avvocato penalista come presidio dei diritti dei cittadini contro ogni abuso. In qualche occasione è perfino necessario intervenire a sostegno di colleghi colpiti in prima persona da provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.

L’Associazione partecipa alle campagne referendarie sulla giustizia ed a tutte le manifestazioni di mobilitazione e di astensione proclamate dall’Unione delle Camere Penali, organizzando dibattiti e convegni di rilievo nazionale anche nella sede bolognese.

A seguito della costituzione di altre Camere Penali nella regione e quindi della modifica della compagine associativa, nel 1997 l’assemblea, preso atto dell’avvenuto scioglimento della tradizionale Camera Penale mista di avvocati e magistrati, decide di modificare la denominazione dell’Associazione e di intitolarla al professor Franco Bricola, indimenticato Maestro prematuramente scomparso, cui la maggior parte degli iscritti deve la preparazione e la passione per il diritto penale: nasce così la Camera Penale di Bologna “Franco Bricola”.

Anche lo Statuto della Camera Penale subisce profonde variazioni che ne rendono più agile l’operare, lasciandone peraltro immutato lo spirito e le finalità.

Accanto agli organi tradizionali si dà vita ad un Comitato Scientifico per lo studio e l’approfondimento dei problemi normativi e per l’elaborazione di proposte anche in sede nazionale: ne fanno parte per primi gli avvocati Umberto Guerini, Massimo Nobili, Achille Melchionda, che ne diviene il coordinatore, Luca Moser e Luigi Stortoni.