Pubblichiamo la sentenza (sentenza 17 dicembre 2020, caso n. 459/18 – clicca qui) con cui la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha riconosciuto il carattere privilegiato del rapporto tra avvocato e cliente evidenziando l’esistenza di un interesse generale alla inviolabilità delle relative conversazioni .
Il segreto professionale è alla base del rapporto di fiducia esistente tra un avvocato e il suo cliente e la tutela del segreto professionale è in particolare il corollario del diritto del cliente di un avvocato a non incriminarsi, il che presuppone che le autorità cerchino di dimostrare il loro caso senza ricorrere a prove ottenute con metodi di coercizione o di oppressione in spregio alla volontà dell’imputato (clicca qui per leggere il riassunto della vicenda pubblicato su Altalex).