Pubblichiamo la motivazione della sentenza n. 12778 del 27 febbraio 2020 (depositata il 22 aprile 2020) con cui le Sezioni Unite della Suprema Corte di Cassazione si sono pronunciate sulle notificazioni all’imputato detenuto, anche in caso di elezione o dichiarazione di domicilio, affermando i seguenti principi di diritto: “Le notifiche all’imputato detenuto, anche qualora abbia dichiarato o eletto domicilio, vanno eseguite nel luogo di detenzione, con le modalità di cui all’art. 156 c.p.p., comma 1, mediante consegna di copia alla persona. La notifica al detenuto eseguita presso il domicilio dichiarato o eletto dà luogo ad una nullità a regime intermedio, soggetta alla sanatoria prevista dall’art. 184 c.p.p.”.
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